venerdì 29 giugno 2012

Dedicato a Homer.

Purtroppo il mio carissimo cane Homer ci ha lasciato. Dopo 14 anni di affetto, feste ogni mattina, carezze e risposte, che mi dava con i suoi occhi parlanti. Chi non ha mai avuto un cane non può capire che stretta relazione si crea con loro e quale grande dolore sia perderli. Ormai c'era un dialogo continuo fra noi, una reciproca comprensione dell'umore e dei pensieri. Si, dico pensieri, perché sicuramente Homer pensava, magari a cose diverse dalle nostre cose umane, ma spesso uguali alle nostre stesse cose, come la "pappa" e il gioco e il riposo sul comodo divano, e la gita in auto. Ultimamente preferiva la gita in auto alla passeggiata a piedi, era pesante, pigro e aveva le ossa doloranti, in tutto e per tutto uguale a me. Ogni mattina veniva a svegliarmi, sempre allegro e festoso. Ogni sera mi dava la buonanotte con una ultima leccatina prima di stendersi sulla sua cuccia, un cuscino messo apposta per lui in bagno, perché d'estate è il luogo più fresco della casa, e poi perché sufficientemente vicino alla camera dove dormiamo, essendo molto attaccato, non voleva mai allontanarsi molto da noi.

Lo abbiamo seppellito in giardino, sotto un grande tiglio, che proprio in questi giorni spande il suo dolcissimo e penetrante profumo, così continuerà a starci vicino. Ho fatto il suo il ritratto sulla pietra che servirà da lapide. Oltre a molte sue foto ho anche il bellissimo sasso che lo ritrae fatto magistralmente da Ernestina, davvero somigliante e "vivo"; una vera consolazione.
Ciao mio piccolino, ricorderò sempre i bei momenti passati con te.

martedì 26 giugno 2012

Colori d'estate

Con questo caldo non riesco ad applicarmi con lavori molto lunghi o impegnativi. Meglio qualche piccolo sassetto colorato, da trasformare in coloratissimi cactus a prova di appassimento.
Questi sono i miei modelli, che sotto il sole fioriscono e sfioriscono a tempo di record. Allora li fisso sulla pietra, per beneficiarne tutto l'anno!

domenica 10 giugno 2012

Altra targa.


Perfezionamento (o peggioramento?) della targa montana. Il supporto, fetta di faggio mal stagionato, è uguale, e pure il soggetto è di ispirazione alpina, ma questa volta è più aderente alla realtà, nel senso che la montagna rappresenta la cima del Canin (come da foto più in basso) e la fauna è più autoctona delle Alpi orientali, cioè caprioli.

venerdì 1 giugno 2012

Targa rustica.


Questa "fetta" di tronco d'albero è un ricordo di una gita in montagna dell'altra estate, nel corso della quale abbiamo conosciuto un taglialegna. Gli ho chiesto se mi poteva procurare un mezzo tronco da regalare a mio marito, per utilizzarlo come ceppo per tagliuzzare i legnetti da ardere. Cosa che ha prontamente fatto segando sul posto un tronco.  Per rifinire meglio il ceppo ha eliminato due fette spesse circa 5 cm. Invece di bruciarle o gettarle ho pensato di conservarle. Purtroppo stagionando si sono rotte, e si è prodotta una profonda fenditura su entrambe le tavole.
L'idea di dipingerle e farci quindi una targa per la casa in montagna dei miei cognati sembrava sfumata.
Poi ho deciso di provare comunque e di sfruttare i tagli e le crepe per rendere ancora più rustica la targa. La fenditura in alto servirà anche come buco per il chiodo su cui appenderla.

Questo è il risultato finito.

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