lunedì 31 gennaio 2011

Due amarilli.


Nel 1997 ho disegnato il primo amarilli (a sinistra) su un cartoncino di formato busta commerciale per farne un biglietto augurale. Il disegno però è venuto poco centrato nel biglietto, così non l'ho inviato.
Pochi giorni fa ho rivisitato il soggetto su foglio da disegno, il risultato a destra. La tecnica è leggermente diversa, per il primo ho usato pennarelli "uniposca", poi ho rifinito a china nera. Per il secondo tempere e china di colore verde, rosso e seppia.

sabato 22 gennaio 2011

Gruppo di piante da esterno in un interno.





Ho eseguito questi ritratti di alcuni fra i miei fiori preferiti, qualche anno fa'. La scelta del cartoncino viola è stata casuale, avevo in un cassetto questo foglio, che ho diviso in 4 pezzi di formato A4.
Ho fatto per prima la magnolia, e mi è molto piaciuto dipingere a tempera in bianco sul violetto dello sfondo, abbastanza soddisfatta ho dipinto altre piante, sugli stessi cartoncini, senza lo stesso risultato della magnolia, perché il bianco rende meglio.
Dopodiché ho trovato, come mio solito, il modo di rovinare tutto con le scritte dei nomi. Troppo forte la tentazione di scrivere in stile manuale di botanica, ma ahimè, NON sono affatto portata per la bella calligrafia, e in particolare la prima (magnolia) è stata scritta di getto senza nemmeno una linea fatta col lapis come guida, e il risultato è storto, e si vede!
Chiedo venia.


mercoledì 12 gennaio 2011

Dopo l'epifania, si butta tutto via?



Finite le feste, disfatto l'albero e riposti gli addobbi. Mi sono avanzate alcune "creazioni" natalizie da regalare (o vendere). Tra le quali questa coppia di portatovaglioli.
Me li tengo, mi fa comodo averne un paio di riserva da assegnare agli ospiti che si fermano da me per qualche giorno.
Se poi gli ospiti sono simpatici, potrei anche lasciarli in omaggio, tipo i piatti del buon ricordo.
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martedì 11 gennaio 2011

Ecco la sintesi delle mie due grandi passioni: botanica e disegno. Quindi disegno botanico.
Avrei voluto fare la ceramista o la pittrice, ma nella mia città non c'erano le scuole adatte.
Ho fatto il liceo classico, dove non si insegnava nemmeno disegno. Poi ho scoperto la passione per la natura e specialmente per piante e fiori. Così ho fatto biologia, e la mia tesi di laurea è stata di argomento botanico e cioè il corretto inquadramento della Potentilla Cinerea o Subacaulis o Velutina, spesso confuse fra di loro e dalla non chiara appartenenza ad una specie con caratteristiche peculiari.
Ho avuto come relatore di tesi nientemeno che l'illustre professor Sandro Pignatti, autore di un trattato di botanica quotato sulla flora italiana. E nel mio piccolo ho contribuito alla giusta classificazione della potentilla presente proprio qui sul carso triestino come Potentilla Tommasiniana Schultz, di cui il "ritratto" su piastrella.
Ho iniziato a fare i primi disegni botanici per il completamento della tesi, con minuziosi riproduzioni delle strutture a livello microscopico, per finire alla intera pianta e poi via via acquerelli e tempere di fiori e foglie, anche di fantasia, a solo scopo ludico.